Progetto del recupero urbanistico

Corso di Progettazione del Recupero Urbanistico (8 cfu)                  

- a.a. 2016-2017

Arch. Mario Cerasoli
mario.cerasoli@uniroma3.it

Dott.ssa Chiara Amato

chi.amato90@gmail.com

Obiettivi Formativi

Il corso intende fornire gli elementi della disciplina, della metodologia e della tecnica per intervenire in quei contesti urbani, storici e non, individuati fin dal 1978 con la Legge 457, che introduce lo strumento del Piano di Recupero.
Ciò anche e soprattutto alla luce dell’evoluzione che lo strumento ha avuto nel corso degli anni fino ad oggi e delle dinamiche insediative attuali, sempre più interessate al recupero del patrimonio edilizio e urbano esistente.

Programma del Corso

Parlare di recupero urbanistico oggi costituisce una opportunità per conoscere e quindi valorizzare il ricco patrimonio di nuclei, quartieri e città che forma la maggioranza dei contesti urbani in cui viviamo.
Un centro storico, in particolare, costituisce un ambito territoriale estremamente delicato, con una precisa identità urbanistica e un elevato valore storico e testimoniale riferibile sia al tessuto urbano che a singoli elementi del patrimonio edilizio, anche di rilevante valore. Qualsiasi intervento di rilevanza urbanistica che lo interessi è pertanto un'operazione evidentemente complessa perché “si tratta, in primo luogo, di conoscerlo e riconoscerlo, così da comprenderne le caratteristiche - spaziali,  documentali, funzionali - che lo identificano” (G.Piccinato, 2008).
Comprenderne, in sostanza, il ruolo territoriale.
Ma anche, e soprattutto, comprendere la visione che ne hanno gli abitanti e gli utenti (“a chi appartiene il centro storico?”).
Il corso si articolerà pertanto attraverso le seguenti quattro fasi di lavoro, correlate e consecutive:
1. il recupero urbanistico: contesto scientifico e evoluzione del dibattito disciplinare
In questa fase si definirà il contesto scientifico del recupero urbanistico (“di cosa parliamo?”) nell’ambito della disciplina urbanistica e si percorrerà la storia del dibattito disciplinare che, a partire dagli Anni Cinquanta, si è rivolto ai contesti urbani storici e successivamente anche a quelli degradati sia sotto il profilo fisico che quello sociale.
2. la legislazione specifica e gli strumenti urbanistici
Si analizzeranno i testi delle leggi che riguardano l’intervento in contesti storici e in generale il patrimonio edilizio e urbano esistente e i relativi strumenti urbanistici, a partire dal Piano di Recupero (art. 27 della L. 457 del 1978), fino ad arrivare ai programmi integrati degli Anni Novanta.
3. le tecniche
Lo studio delle tecniche di intervento in contesti storici si avvarrà dello studio di piani di recupero e di piani particolareggiati di centri storici e non, verificandone gli obiettivi, i contenuti, le modalità tecniche, gli aspetti procedurali e, infine, la vicenda attuativa.
4. una sperimentazione
Contestualmente alla parte teorica disciplinare si affronterà lo studio di un piccolo contesto urbano storico, quello della città di Formello (Roma) del quale si analizzerà il Piano di Recupero, redatto nel 2008 e solo ora approvato, al fine di verificarne le scelte predisporre una strategia integrata (politiche urbane, piano di recupero, progetti e azioni)  per la valorizzazione del Centro Storico.
Il corso si articolerà in lezioni, seminari, visite guidate e laboratori progettuali. 

In particolare, sarà parte del corso un ciclo di 5 conferenze dal titolo "Oltre i Centri Storici: Politiche, Storie, Visioni" che si terranno negli orari del corso: Le conferenze" hanno l'obietitivo di ampliare le prospettive sul tema del recupero dei centri (storici) minori attraverso vari contributi anche interdisciplinari e sono le seguenti:

_7 aprile (11-13) - Gaia Barbieri, architetto (Università di Ferrara): "Architettura residenziale italianizzante in Argentina (1870 - 1930). Riconoscimento di un patrimonio e proposte di tutela"
_28 aprile (11-13) - Morena Mimmi, architetto (Università Roma Tre): "Il potenziale delle Aree Interne. Un'ipotesi di rilancio per Trivento (CB) e il suo Centro Storico"
_4 maggio (9-11) - Arnaldo "Bibo" Cecchini, Ivan Blecic, urbanisti (Università di Sassari): "Verso una pianificazione antifragile. Come pensare al futuro senza prevederlo"
_18 maggio (9-11) - Emilio Gentile,  storico (La Sapienza, Roma): "Fascismo di Pietra. 
- 26 magggio  (11-13) - Alessandra Vittorini, architetto (Sovrintendente Mibac de L'Aquila). "Terremoto, ricostruzione e centri storici"

Alla conclusione del Corso si svolgerà un workshop progettuale intensivo della durata di sei giorni (in programma dal 12 al 17 Giugno 2017)
Il corso, opzionale, è aperto agli studenti iscritti alle tre lauree magistrali ed avrà la durata di 100 ore (8 cfu).
Per sostenere l’esame gli studenti dovranno partecipare al Workshop finale e dare prova individualmente di aver acquisito gli elementi della disciplina forniti durante il corso, illustrando il prodotto della loro esercitazione.
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PROGRAM

Educational Goals

The course aims at providing the elements of the discipline, methodology and technique to intervene in those urban areas, historic and non, identified since 1978 by the Law 457, which introduced the instrument of the Recovery Plan.
This also and especially in the light of the evolution that the instrument had over the years and the current urban dynamics, ever more interested in the recovery of the existing urban areas.


Program of the Course

Talking about urban renewal is an opportunity to learn and enhance the wealth of households, quarters and cities that form the majority of urban contexts in which we live.
An historical centre, in particular, is a territorial context extremely delicate, with a distinct urban identity and a high historical value referable both to the urban structure and to the individual buildings, including those of significant value. Any planning action concerning an historical centre is therefore complex because "it is about, in the first place, to know it and recognize it, so as to understand its characteristics - spatial, documentary, functional - that identify it" (G.Piccinato, 2008).
Understand, in essence, the territorial role.
But also, and above all, it is important to understand the vision that the inhabitants and users have of the historical centre ("who owns the centre?").
The course will be divided in the following four parts, strictly related:

1. recovery planning: the scientific background and evolution of the disciplinary debate
In this part the scientific context of urban renewal ("what we talk about?") in the field of the urban planning regulations will be defined  and will run the history of the disciplinary debate that, since the Fifties, addressed  urban contexts, and later even those degraded both in terms physical and social, will be studied.
2.  legislation and planning instruments
This part will analyze the texts of laws affecting the intervention on historical contexts, and in general on the existing building and urban structures, and related planning instruments, from the Recovery Plan (Art. 27 of Law 457 of 1978), up to the integrated programs of the nineties.
3.  techniques
The study of the techniques of interventions in historical contexts will make use of the analyses of recovery plans and detailed plans of town centres, checking out the objectives, contents, technical procedures, the procedural issues and, finally, the story of implementation.
4.  a practical exercise
Together with the theoretical study, the analyses of a small urban town, the small town of Formello (Roma), will be run in order to set a draft Recovery Plan and identify the related urban policies.

The course consists of lectures, seminars, guided visits and project workshops. In particular at the end of the course, there will be an intensive project workshop lasting six days (from 12 to 17 June 2017).

For the exam, students must demonstrate that they have acquired elements of the discipline studied during the course and explain the output of their practical exercise.